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Il collegamento Bari-Aeroporto

Un collegamento ferroviario importante e di successo è quello della linea tra Bari Centrale e l’Aeroporto, inaugurata nel 2013. Quasi mille persone al giorno, tra turisti e lavoratori pendolari, viaggiano da sei anni sul treno della società Ferrotramviaria che collega l’Aeroporto ‘Karol Wojtyla’ di Bari-Palese al centro cittadino. Sessantasei corse giornaliere di andata e ritorno, la prima in partenza dalla stazione centrale di Bari alle 4.55, l’ultima in arrivo dall’aeroporto alle 23.52, percorrono in circa 15 minuti i 7,7 km di tracciato a doppio binario.

La linea, una sorta di bretella della Bari-Barletta, è stata inaugurata nel luglio 2013 dopo quattro anni di lavori, consentendo per la prima volta un collegamento diretto tra lo scalo aeroportuale e il cuore del capoluogo pugliese. A luglio 2019 risultavano 690 mila i viaggiatori ad aver usufruito del servizio nei 30 mesi precedenti.

Il treno ha una capienza di 230 posti a sede, prese di corrente per ricaricare telefoni e dispositivi elettronici, climatizzatore e monitor per informazioni al pubblico a bordo. Il costo del biglietto è di 5 euro, 1 euro per il prezzo della tratta ordinaria al quale si aggiunge una maggiorazione di 4 euro per il servizio aeroporto. Le fermate sono due. Non a caso, una si chiama ‘Europa’, a sud della sede della Legione Aerea (ex Aeroporto Militare) e ad ovest della Cittadella della Finanza; mentre la seconda ‘Aerostazione’ è a servizio e integrazione del nuovo terminal passeggeri dell’aeroporto. Quest’ultima garantisce il collegamento diretto dello scalo con i comuni già serviti dalla linea ferroviaria (Bari, Bitonto, Terlizzi, Ruvo, Corato, Andria e Barletta) e con il Sud e il Nord della regione, attraverso un sistema di interconnessione con Rete ferroviaria italiana nelle stazioni di Bari e Barletta.

Il progetto, che ha anche permesso circa 60 assunzioni dal 2013, è costato più di 81 milioni di euro. La copertura finanziaria dell’opera è stata garantita per oltre 41 milioni di euro da fondi nazionali trasferiti alla Regione Puglia e per oltre 40 milioni da fondi comunitari (Fondo europeo di sviluppo regionale – Fesr 2007-2013 e Fondi di riutilizzo Pon Trasporti 2000-2006).